Psicoanalisi e neuroscienze

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Psicoanalisi e neuroscienze

di Alfredo Rapaggi.

Nota: tratto dagli atti dei convegni organizzati dal Centro di Psicoanalisi della coppia e della Famiglia e da Mosaico Psicologie

Da qua in poi, mi sembra che il confronto più riconosciuto e più avanzato sia tra la psicoanalisi e le neuroscienze, e noi ne siamo molto interessati e contenti.

E’ un confronto che potrebbe portare ad alcune conseguenze positive, e cioè:

  1. riprendere il desiderio di Freud di mantenere la psicoanalisi nell’alveo della scienza che rispetta i principi della biologia.
  2. portare al quadro più completo della nascita e della cronicizzazione delle nevrosi e delle psicosi.
  3. spiegare come le relazione interpersonali, o interpsichiche come direbbe Roberto Losso, (R. Losso“L’Intrapsichico, l’Interpsichico e il Transpsichico nella psicoanalisi della coppia” relazione al Centro Psicoanalitico di Firenze, gennaio 2003) possano scatenare i conflitti intrapsichici e in quali aeree del cervello questi si cronicizzano.
  4. tracciare, per conseguenza, le linee guida per una psicoanalisi ed una psicoterapia molto più efficaci in un numero maggiore di casi.
  5. continuare nell’opera già iniziata,di avvicinamento del mondo accademico neuro scientifico a quello psicoanalitico e prettamente professionale
  6. far sì che la psicoanalisi possa beneficiare delle risorse della ricerca e di quella  conseguente forza che il mondo professionale privato non può certamente avere

Augurandoci ovviamente che nell’università questo confronto sia protetto da persone illuminate.
Oggi, mentre assistiamo a questa specie di matrimonio annunciato, chiediamo con forza  e ci auguriamo che entrambe, psicoanalisi e neuroscienze, si ricordino anche di quelle teorie e di quelle tecniche, che sono già state sperimentate con successo da chi la parola integrazione l’ha sempre conosciuta e sempre messa in pratica.
Ci piace pensare ad una psicologia che sia finalmente un Mosaico, in cui ogni potenzialità dell’essere umano sia integrata a tutte le altre. Un mosaico al servizio di questo piccolo grande essere vivente, rappresentato dalle donne e dagli uomini, che ha già conquistato lo spazio e che cerca disperatamente di riuscire a conquistare anche se stesso, per muoversi più serenamente in mezzo agli altri.
E a proposito di mosaici, torniamo al titolo del nostro convegno e notiamo che mette insieme quattro concetti e li riassume in quattro parole: qualcosa di complesso ma in pillole, insomma. Notiamo che ognuna di queste parole potrebbe far da titolo ad una lunga serie di altri convegni. Pensiamo  a quante ricerche e pubblicazioni sono state fatte con argomento il corpo. Quante migliaia in tutto il mondo sulla psicoanalisi. Quante poi sulla coppia. E infine quante ormai anche sullo psicodramma.
Ecco, noi abbiamo tutto  questo materiale a disposizione. E’ materiale  ottenuto in anni di lavoro con il contributo di tutti: dei giovani colleghi che si sono succeduti a Mosaico, prima di spiccare il loro volo verso la loro libera professione;  dei tanti pazienti che ci hanno dato fiducia,  i quali, trattati in setting e metodi diversi, ci hanno restituito risposte differenti e preziose;  degli ormai numerosi allievi della scuola di specializzazione, che possiedono spesso la curiosità tipica dell’esploratore, e infine degli esperti colleghi che hanno fatto da relatori nei precedenti nostri convegni.
Il nostro Istituto è stato impostato così: per essere ricco di presenze, di opinioni anche contrastanti, di ricerche, di distacchi e di nuove continue presenze. E poi ha un’altra caratteristica: quella di dare importanza maggiore all’esperienza rispetto alla teoria. Ovvero di decidere che le teorie hanno valore soprattutto dopo che sono state sperimentate: intanto da chi ne ha fatto un’ipotesi teorica e l’ha sufficientemente argomentata, poi da chi le ha verificate e ne ha relazionato, e infine, dopo che anche il nostro Istituto le ha accolte, studiate, sperimentate e ne ha discusso nelle supervisioni. Il lavoro d’équipe, che parte dalla scuola, si confronta con le relazioni degli esperti, e continua nella supervisione professionale e personale, ci permette di capire quale metodo sia davvero migliore di un altro, in pratica, per una data situazione e per una precisa persona.

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