Psicoanalisi e saggezza popolare

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Psicoanalisi e saggezza popolare

saggio10-150x150A volte i sogni sono proprio simpatici e penso che Freud abbia fatto benissimo a volerli interpretare. Voglio dire che non è affascinante solo la loro profondità, il fatto che abbiano radici in quell’inconscio che tanto ci condiziona, ma anche la genialità che riescono ad esprimere. E’ possibile che sia merito proprio della libertà morale di cui gode quella parte della psiche che è meno condizionata dal Super Io. Leggete questo sogno, per esempio.

Mi trovo al mercato delle verdure, vago lentamente tra le varie bancarelle, abbastanza perso, come se non ricordassi più quello che devo comprare. C’è un banco bellissimo, illuminato, con tutto esposto nel massimo ordine, di quelli come ho visto solo in Alto Adige. Un quadro di colori messi con cura da un vero artista. Ci giro attorno ma non sento la voglia di prendere qualcosa, anzi ho una specie di timore a toccare, proprio come se imbrattassi una tela o rovinassi una scultura.

Vicino, in un angolo semibuio, vedo un tavolaccio di legno con pochissime verdure, ma veramente poche, messe anche lì in modo ordinato, un ordine che, al contrario dell’altro, mi da l’idea di miseria. Nonostante quest’atmosfera, mi avvicino incuriosito, non capisco come faccia a vivere quell’uomo, a meno che non sia un contadino, penso, e che quelli siano gli ultimi frutti del suo orto. L’uomo è tranquillissimo e mi chiede di che cosa ho bisogno, poi senza che io faccia attempo a rispondere, prende una cipolla la taglia in due, la incarta accuratamente e me la porge, tenendola però saldamente nella sua mano.

Sono stupito, non ha parole, anzi riesco a farfugliare:
“quant’è?”
“Tre euro” risponde l’uomo sorridendo.
“Mi scusi, tre euro, ho capito bene?”
“Certamente, non mi dica che la trova cara. Le voglio spiegare bene perché noto una certa sfiducia. Dunque, è chiaro che lei oggi ha bisogno di una mezza cipolla, vero?”
“si”

“Se lei fosse andato al supermercato non sarebbe riuscito a comprare solo mezza cipolla. Avrebbe preso almeno altre tre/quattro articoli oltre ad una cipolla intera. E forse ne avrebbe dovuto gettare nel pattume una parte. Se poi avesse scelto di servirsi per esempio da uno dei miei colleghi al mercato, non si sarebbe mai attentato a chiedere mezza cipolla, e nemmeno una cipolla soltanto. Avrebbe preso anche della frutta forse, oltre ad altra verdura naturalmente, di cui non avrebbe saputo che farsene. Uno come lei non fa certe figure. E’ vero?”

Non fa una piega il suo ragionamento. Devo riconoscerlo. Lo ammiro, perciò prendo dalla tasca 3 euro e glieli allungo. Quello sorride di nuovo e dice, sempre tenendo ben stretto il pacchettino: “adesso sono 4 euro”
“mi sta prendendo in giro?” rispondo iniziando ad alterarmi.
“no, signore. Erano 3 euro la sola cipolla, ma della consulenza che le ho fornito dopo, potrò pur chiederle un euro! In fondo, scusi, se lei fosse andato da uno psicoanalista, non gli avrebbe dato due euro per due minuti di consulenza?”

Incredibile
“Allora”, rispondo ” le do 5 euro se mi dice chi è stato il suo maestro”.

Sorride, prende i 5 euro e mi dà la mezza cipolla.

Alfredo Rapaggi

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