…cos’è un bacio?

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…cos’è un bacio?

 

Kiss

…un apostrofo rosa messo tra le parole “T’amo”, così lo definiva Edmond Rostand nella sua celebre opera Cyrano de Bergerac.

Tra i gesti universali, quello che racchiude al proprio interno una molteplice quantità di significati è il bacio.
La connotazione nell’immaginario collettivo del bacio è spesso collegata ai sentimenti d’amore o comunque a emozioni ad esso correlate. Ma può avere significati molto più ampi e estendibili a particolari rituali o a espressioni di sentimenti diversi dall’amore, come la simpatia, la gioia, la compassione, il dolore.

Ma al bacio può essere dato anche un significato più profondo. Nell’analisi freudiana all’atto di “suggere” l’altro può essere ricondotta l’origine del bacio come ricerca del piacere, con un rimando preciso al primo contatto della bocca, nel momento dell’allattamento. Essa ha provato come la libido sviluppi nell’infante una definita ricerca del piacere che trova proprio nella bocca e nelle labbra i mezzi privilegiati di soddisfacimento del bisogno. Sin dalla primissima infanzia, per Freud, nutrimento, piacere e affetto vengono ricercati unitariamente e la madre è individuata come oggetto di desiderio in grado di rispondere a questa esigenza primaria, soddisfatta proprio attraverso la bocca.

Ma c’è chi ha dato un significato molto più “pratico” a questo gesto: il passaggio di germi.
Questa “ipotesi” formulata su “Medical Hypothesis” dal team di Colin Hendrie dell’Università di Leeds (Gb),  è stata ripresa in un articolo de La Stampa:

[…]il bacio secondo un gruppo di scienziati britannici è nato per diffondere i germi. In particolare il Cytomegalovirus, un patogeno insidioso soprattutto per le donne in gravidanza.

Insomma, secondo la scienza il contatto di due labbra sarebbe nato per rinforzare il sistema immunitario femminile e proteggere la prole. Ne è convinto il team di Colin Hendrie dell’Università di Leeds (Gb), che spiega su “Medical Hypothesis” come il microrganismo che si trova nella saliva normalmente non sia pericoloso, ma possa rivelarsi letale per il feto o causare difetti neonatali.

Se gli uomini “passano” con un bacio il virus alle partner, permettono al loro sistema immunitario di sviluppare degli anticorpi ad hoc. «L’inoculazione femminile con uno specifico Cytomegalovirus maschile è molto più efficace attraverso il contatto bocca a bocca, e lo scambio della saliva, particolarmente quando il flusso è diretto dall’uomo alla donna».

Inoltre, secondo lo scienziato baciare la stessa persona per circa sei mesi offre la migliore protezione. Non solo: via via che la relazione progredisce e i baci diventano più appassionati, l’immunità della donna si irrobustisce e si riducono le sue probabilità di ammalarsi a causa del virus. Finché, una volta incinta, il rischio che il feto venga infettato si riduce di molto.

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