L’arte? Ora è alle fermate del tram La mostra degli studenti del Modigliani

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L’arte? Ora è alle fermate del tram La mostra degli studenti del Modigliani

Padova si trasforma e colora, diventando un grande contenitore espositivo per legarsi a una tendenza ormai consolidata in molte città europee. I pannelli dei ragazzi dalle classi quarta B e quinta B del liceo artistico restano esposti fino all’11 luglio.

PADOVA Una grande galleria d’arte contemporanea all’aperto: è il titolo di «FERMA“R”TE», la singolare rassegna proposta, fino al prossimo 11 luglio, lungo il percorso del tram, dalle classi quarta B e quinta B del liceo artistico «Modigliani», coordinate dal professor Paolo Rinaldi, docente di architettura, e dal professor Giuseppe Iervolino, insegnante di Plastiche (il primo ha guidato il percorso grafico, il secondo ha curato la realizzazione di prototipi e rendering) con la supervisione della professoressa Leila Giacon.
Protagoniste dell’esposizione una ricca serie di opere a tema che, a tempo, sono state affisse sui pannelli posti tra gli elementi verticali strutturali delle nuove fermate del tram. La città di Padova, dunque, si trasforma e colora, diventando un grande e singolare contenitore espositivo per legarsi a una tendenza ormai consolidata in molte città europee. L’intento dei promotori è di dare a tutti l’opportunità di interpretare l’arte e di confrontarsi con un linguaggio normalmente sconosciuto ai più.
La lettura delle opere, infatti, consentirà di conoscere il luogo con le emergenze architettoniche e urbanistiche della zona. Ma anche di acquistare familiarità con un lavoro destinato a stimolare l’approfondimento di tutti i nuovi e multiformi linguaggi artistici contemporanei. Insomma, l’obiettivo prioritario è avvicinare l’arte a tutti, magari «provocando e disturbando». Come hanno sempre fatto l’arte e gli artisti nella storia dell’uomo. In questo modo gli utenti del tram potranno vedere, osservare e conoscere l’arte contemporanea attraverso una comunicazione immediata: basterà sostare alle fermate. E osservare.
La rassegna è stata presentata l’11 giugno scorso nella Sala della Gran Guardia alla presenza del vicesindaco Ivo Rossi e dell’i ngegnere Rovini, direttore di Aps Holding che ha sostenuto il progetto con il patrocinio del Comune di Padova. Peccato che si concluda l’11 luglio: perché non trasformare le fermate in una «galleria permanente» aperta alle opere dei ragazzi del Modigliani?
PADOVA Una grande galleria d’arte contemporanea all’aperto: è il titolo di «FERMA“R”TE», la singolare rassegna proposta, fino al prossimo 11 luglio, lungo il percorso del tram, dalle classi quarta B e quinta B del liceo artistico «Modigliani», coordinate dal professor Paolo Rinaldi, docente di architettura, e dal professor Giuseppe Iervolino, insegnante di Plastiche (il primo ha guidato il percorso grafico, il secondo ha curato la realizzazione di prototipi e rendering) con la supervisione della professoressa Leila Giacon.
Protagoniste dell’esposizione una ricca serie di opere a tema che, a tempo, sono state affisse sui pannelli posti tra gli elementi verticali strutturali delle nuove fermate del tram. La città di Padova, dunque, si trasforma e colora, diventando un grande e singolare contenitore espositivo per legarsi a una tendenza ormai consolidata in molte città europee. L’intento dei promotori è di dare a tutti l’opportunità di interpretare l’arte e di confrontarsi con un linguaggio normalmente sconosciuto ai più.
La lettura delle opere, infatti, consentirà di conoscere il luogo con le emergenze architettoniche e urbanistiche della zona. Ma anche di acquistare familiarità con un lavoro destinato a stimolare l’approfondimento di tutti i nuovi e multiformi linguaggi artistici contemporanei. Insomma, l’obiettivo prioritario è avvicinare l’arte a tutti, magari «provocando e disturbando». Come hanno sempre fatto l’arte e gli artisti nella storia dell’uomo. In questo modo gli utenti del tram potranno vedere, osservare e conoscere l’arte contemporanea attraverso una comunicazione immediata: basterà sostare alle fermate. E osservare.
La rassegna è stata presentata l’11 giugno scorso nella Sala della Gran Guardia alla presenza del vicesindaco Ivo Rossi e dell’i ngegnere Rovini, direttore di Aps Holding che ha sostenuto il progetto con il patrocinio del Comune di Padova. Peccato che si concluda l’11 luglio: perché non trasformare le fermate in una «galleria permanente» aperta alle opere dei ragazzi del Modigliani?

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