Più che una ricerca è un promemoria: l’effetto dei massaggi

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Più che una ricerca è un promemoria: l’effetto dei massaggi

massaggio

Respirazione e massaggi sono pratiche benefiche in casi di ritiro libidico grave. Quando cioè la persona mette una corazza difensiva molto spessa (W. Reich) tra le proprie pulsioni e la loro realizzazione. E’ giusto per promemoria e fa piacere che ogni tanto qualcuno si accorga del problema, anche se per attirare l’attenzione devono parlare dei sintomi fisici. (A. Rapaggi)

 

Uno studio americano conferma gli effetti positivi delle manipolazioni sulle persone che soffrono di sinusiti, raffreddori ricorrenti, malattie del cavo oro-faringeo e bronchiti. Bene anche le pratiche orientali: ecco come agiscono sul sistema immunitario portando ulteriori benefici


di CLAUDIA BORTOLATO

Possono le delicate (o intense) manovre di un massaggio, eseguito da mani esperte, contribuire a prevenire raffreddori, influenze e altre malattie tipiche delle stagioni più fredde? Sembra proprio di sì, stando ai risultati di uno studio pubblicato dal Journal of Alternative and Complementary Medicine, condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di psichiatria e neuroscienze comportamentali del Cedar-Sinai Medical Center di Los Angeles (www. cedars-sinai. edu).

 

Gli scienziati, guidati dal neuropsichiatra Mark H. Rapaport, hanno scoperto che i massaggi, oltre a rilassare e aumentare il senso di benessere generale, sono anche in grado di diminuire i livelli del cortisolo e degli altri ormoni legati allo stress (che, indirettamente, tendono a deprimere le difese dell’organismo), potenziando nel contempo l’attività dei linfociti, migliorando il funzionamento del sistema immunitario e riducendo il livello delle citochine infiammatorie.

 

“Questa conferma scientifica avvalora alcuni dei principi stessi dei massaggi terapeutici, linfodrenaggio manuale in primis”, conferma Denisa Giardini, medico e insegnante di linfodrenaggio Metodo Vodder (www. aidmov. it). “È noto che le manovre di pompaggio e sfioramento, tipiche del linfodrenaggio e di altri massaggi che agiscono con sfioramenti sulle vie di deflusso linfatico, non solo favoriscono l’eliminazione dei mediatori chimici dell’infiammazione, ma stimolando le linfoghiandole e riattivando l’interstizio, ossia il tessuto dove avvengono gli scambi tra cellule e sistema vascolare, migliorano sia l’immunità locale dei tessuti, sia di riflesso quella generale”. Tutto ciò ha un significato particolare quando di fronte a persone che tendono a soffrire di raffreddori ricorrenti, sinusiti e altre malattie del cavo oro-faringeo, nonché di bronchiti (compresi i bambini dai quattro anni in su): possono trarre dei benefici in termini di prevenzione da un ciclo di 10-15 massaggi linfodrenanti o di tecniche analoghe (da effettuarsi, però, non durante le fasi acute del disturbo).

 

Ma anche i massaggi di origine orientale, come il thailandese, lo shiatsu, l’ayurvedico, nonché il tuina (pratica della medicina tradizionale cinese), mirano a sortire sia un “effetto curativo” indiretto, procurato dalla liberazione di endorfine e altri neurotrasmettitori e ormoni a effetto rilassante, sia diretto, grazie al riequilibrio energetico offerto dalle specifiche manovre delle varie tecniche.

 

La spiegazione, anche in termini di pratica clinica, la fornisce Carlo Di Stanislao, medico immunologo e allergologo, presidente dell’Associazione medica per lo studio dell’agopuntura: “Come nell’agopuntura, il tuina agisce sia rinforzando le difese, sia ristabilendo l’equilibrio energetico dell’organismo, senza alcun effetto collaterale. Naturalmente, la stimolazione dei meridiani non avviene con aghi, bensì con sfregamenti, impastamenti e pressioni: per questo, è una tecnica assolutamente indolore e dunque gradita non solo agli adulti, ma anche ai bambini molto piccoli i quali, come noto, sono particolarmente soggetti a malattie da raffreddamento, soprattutto in età scolare”. Anche per il tuina occorrono cicli di dieci/quindici massaggi (due la settimana) per ottenere un buon effetto preventivo. Maggiori informazioni si possono ottenere sul sito www. agopuntura.org. Ma il massaggio, così eclettico di natura, non si limita a rilassare e a stimolare le difese dell’organismo: a seconda delle tecniche è indicato per sciogliere le contratture muscolari che provocano dolore, ripristinare la mobilità a livello articolare (massaggio sportivo e connettivale, per esempio), contrastare stati dolorosi in genere, coliti spastiche, sindrome premestruale e disturbi dell’ansia (in questo caso viene praticato lo shiatsu). Senza dimenticare le numerose applicazioni dei massaggi in ambito estetico, dove sfioramenti, frizioni e impastamenti si possono trasformare in un trattamento rassodante o drenante dei tessuti, effetto lifting o ricompattante della pelle di viso e corpo. L’Associazione italiana fisioterapisti (tel. 0677201020) e la Federazione nazionale collegi massofisioterapisti (0461263257) possono essere fonte di maggiori informazioni per affidarsi a “mani esperte” e qualificate. Per gli specifici massaggi esistono associazioni italiane riconosciute secondo le diverse tecniche.

 

Fonte: La Repubblica.it

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