Psicologia. Le figure professionali secondo un elaborato della facoltà di Cesena

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Psicologia. Le figure professionali secondo un elaborato della facoltà di Cesena

Pubblichiamo questo lavoro perché ci sembra nel complesso ben fatto.

Osserviamo che mancano elementi di una certa importanza, evidentemente sconosciuti ai compilatori, ma ci proponiamo di contribuire appena possibile al suo completamento.

 

Figure professionali – Facolta di psicologia cesena

pubblicata da Simone Ercolessi il giorno sabato 27 novembre 2010 alle ore 13.30

Questo è il materiale degli incontri di orientamento. Non ho taggato tutti perchè non li ho tutto il gruppo tra gli amici,quindi divulgate a chi di dovere e chi manca.

 

Facoltà di Psicologia

 

La figura professionale che esce dai Corsi di Studio della Facoltà di Psicologia è quella di PSICOLOGO. Per esercitare la professione di Psicologo, il laureato, dopo un percorso formativo di 5 anni (Laurea di primo livello + Laurea Magistrale), deve svolgere un anno di tirocinio professionalizzante, superare l’Esame di Stato ed iscriversi all’Albo degli psicologi.

Tuttavia, con i percorsi resi possibili dalle Lauree Magistrali, si possono approfondire aspetti specifici della psicologia

Per l’esercizio della psicoterapia, occorre il diploma di scuola di specializzazione quinquennale post-laurea magistrale.

 

1. Neuropsicologo

Descrizione (in cosa consiste il lavoro)

Svolge differenti interventi di carattere clinico (prevenzione, diagnosi, e riabilitazione) che possono così essere esemplificati:

 

1. Assessment

  • identificare i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali determinati da lesioni o disfunzioni cerebrali (deficit del linguaggio, afasia e disordini della lettura e della scrittura; deficit della percezione visiva e spaziale, agnosia e negligenza spaziale unilaterale; deficit della memoria, amnesia; deficit dell’attenzione e della programmazione e realizzazione del comportamento motorio e dell’azione complessa);

  • valutare i predetti deficit mediante test psicometrici, interviste e questionari; analizzare risultati quantitativi degli accertamenti mediante tecniche statistiche descrittive ed inferenziali e utilizzando le tecnologie informatiche.

2. Sviluppo

  • progettazione e sviluppo di strumenti di valutazione dei disordini cognitivi ed affettivi;

  • progettazione e sviluppo di metodiche finalizzate al recupero funzionale dei processi cognitivi ed affettivi compromessi.

3. Intervento

  • organizzare interventi di riabilitazione dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali e gli interventi atti a favorire il compenso funzionale, mediante l’utilizzazione delle abilità residue;

  • promuovere, realizzare e valutare gli interventi psicoterapeutici e di comunità atti a favorire il recupero del benessere psico-sociale;

  • progettare e coordinare ricerche sull’organizzazione e il funzionamento del sistema cognitivo e sui meccanismi di recupero funzionale.

4. Valutazione

  • analisi dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi riabilitativi neuropsicologici e psico-sociali.

5. Consulenza e informazione

  • consulenza e cooperazione con operatori e specialisti di altra formazione disciplinare coinvolti nei progetti di riabilitazione e recupero funzionale;

  • feed-back orali e relazioni sull’assessment, sugli interventi riabilitativi e sulla loro efficacia ad utenti e familiari

 

Percorso formativo (titoli necessari)

Laurea Magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica.

 

Competenze/requisiti necessari

Il neuropsicologo deve aver maturato conoscenze teoriche e scientifiche nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo motivazionali associati a lesioni o disfunzioni (evolutive o acquisite) del sistema nervoso centrale nelle varie epoche di vita (sviluppo, età adulta ed anziana), con particolare riguardo alla diagnostica comportamentale mediante test psicometrici, alla riabilitazione cognitiva e comportamentale, al monitoraggio dell’ evoluzione temporale del deficit, e ad aspetti subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense.

 

Situazione di lavoro

Dipendente pubblico o privato oppure libero professionista

 

Tendenze occupazionali

Opera:

  • nell’ambito dei contesti socio-sanitari pubblici e privati deputati ad affrontare, con specifici programmi di intervento, i disturbi dei processi cognitivi nell’arco di vita nella prospettiva di un loro recupero funzionale e di riabilitazione;

  • nell’ambito dei contesti giuridico-amministrativi che richiedono interventi di carattere diagnostico-clinico con competenze proprie della professionalità neuropsicologica;

  • nell’ambito della ricerca nelle neuroscienze cognitive, affettive e sociali, e nell’interazione e integrazione di questi aspetti.

 

 

2. Psicologo clinico

Descrizione (in cosa consiste il lavoro)

  • effettua interventi di diagnosi ed assessment del funzionamento psicologico, del disagio psicologico e della sofferenza mentale; consultazioni rivolte a individui, coppie, famiglie utilizzando colloqui, interviste, questionari;

  • effettua interventi di sostegno psicologico e relazioni di aiuto rivolti a individui, coppie, famiglie;

  • gestisce situazioni cliniche complesse e multiproblematiche;

  • effettua una valutazione degli esiti e monitoraggio dei risultati ottenuti;

  • effettua interventi di prevenzione del disagio e promozione della qualità della vita rivolti a individui, coppie, famiglie, gruppi;

  • effettua interventi di mantenimento della salute e promozione del benessere psicologico;

  • effettua interventi di progettazione, studio e ricerca su temi rilevanti nell’ambito della salute, della salute mentale e della sofferenza psicologica.

 

Percorso formativo (titoli necessari)

Laurea Magistrale in Psicologia clinica.

 

Competenze/requisiti necessari

Lo psicologo clinico possiede:

  • una conoscenza aggiornata delle principali teorie esplicative del funzionamento psicologico normale e delle principali forme di sofferenza psicopatologica;

  • conoscenza e capacità di somministrazione e di interpretazione dei principali strumenti di assessment clinimetrico (interviste cliniche, questionari, inventari, rating scales);

  • conoscenza delle tecniche di intervento psicologico-clinico, in termini di indicazioni terapeutiche, studi di efficacia, applicabilità ai diversi contesti di cura;

  • capacità di effettuare colloqui di valutazione e supporto psicologico-clinico e di stilare relazioni cliniche adeguate alla comunicazione con colleghi ed altre figure professionali (es. assistenti sociali, psichiatrici, etc);

  • conoscenza dei metodi di ricerca propri della psicologia clinica;

  • capacità di lettura critica e di produzione di testi scientifici.

 

 

Situazione di lavoro

Dipendente pubblico o privato oppure consulente/libero professionista

 

Tendenze occupazionali

Opera in:

  • strutture socio-sanitarie;

  • enti pubblici e privati;

  • cliniche, ambulatori e studi medici privati.

 

 

3. Psicologo cognitivo

 

Descrizione (in cosa consiste il lavoro)

Funzioni

  • Ricava informazioni e chiarire bisogni tramite colloqui anamnestici e rilevazione di dati comportamentali.

  • Propone e negozia con il cliente/utente gli obiettivi.

  • Seleziona ed applica strumenti finalizzati alla rilevazione di indici di funzionamento biologico, comportamentale e cognitivo in contesti di consulenza.

  • Seleziona ed applica strumenti per l’individuazione di modalità di rapporto del singolo con i suoi gruppi di riferimento con particolare attenzione agli effetti prodotti da tali relazioni.

  • Seleziona ed applica strumenti per la valutazione delle competenze comunicative e relazionali in differenti contesti sociali e ambientali.

  • Utilizza tecniche e strumenti applicativi derivanti dai più recenti contributi della ricerca sperimentale.

 

Percorso formativo (titoli necessari)

Laurea Magistrale in Psicologia cognitiva applicata.

 

Competenze/requisiti necessari

Lo psicologo cognitivi è una figura professionale dotata di specifiche competenze nello svolgimento di interventi di carattere valutativo nell’ambito di tre macro-aree: “Funzioni cognitive e processi di sviluppo”, “Legale-giuridico” e “Salute e benessere”.

Inoltre, tale figura professionale possiede le competenze relative alla progettazione e alla realizzazione di interventi adeguati per l’ottimizzazione e l’adeguatezza del funzionamento cognitivo o comportamentale.

 

Situazione di lavoro

Esercita la professione anche come libero professionista presso strutture pubbliche (area dei servizi alle persone e alle istituzioni) e private (aziende). Svolge attività di consulenza libero-professionale con particolare riferimento ai processi di valutazione in differenti contesti, all’individuazione e progettazione di strategie di cambiamento.

 

 

4. Psicologo del lavoro, delle organizzazioni e delle risorse umane

Descrizione (in cosa consiste il lavoro)

Svolge differenti azioni professionali che possono così essere esemplificate nelle quattro principali aree di attività:

  • work/lavoro: analizza situazioni lavorative onde progettare e ri-progettare, anche in un’ottica ergonomica, compiti, posti di lavoro, ruoli lavorativi, strumenti comunicativi, ambienti socio-tecnici, sicuri, ef-ficienti e coerenti, rispetto ai bisogni dei lavoratori, alle dinamiche presenti nei gruppi di lavoro ed agli obiettivi produttivi del sistema lavorativo.

  • personnel/risorse umane: progetta, gestisce e coordina interventi di carattere orientativo, selettivo, informativo-formativo e di consulenza, finalizzati alla qualificazione professionale, agli avanzamenti nella carriera ed ai cambiamenti organizzativi, attuati tenendo conto delle capacità-competenze dei singoli lavoratori, della composizione dei gruppi di lavoro e dei particolari vincoli organizzativi e sociali delle co-munità.

  • organization/organizzazioni: progetta, gestisce interventi di miglioramento della qualità della vita organizzativa con particolare riguardo: al funzionamento dei gruppi di lavoro ed alle diverse tipologie di leadership; alle interazioni tra pari e di tipo gerarchico; ai processi di comunicazione interna; alla sicurezza lavorativa, alla prevenzione degli incidenti e infortuni sul lavoro (con particolare riferimento ai meccanismi di genesi degli errori umani); alla gestione dello stress; alle varie forme di comunicazione interna ed esterna (con utenti individuali e collettivi); alla gestione produttiva dei conflitti interpersonali e sociali; all’inserimento negli “sportelli d’ascolto” a tutela della dignità della persona (laddove previsto dai codici di condotta aziendali); ai processi decisionali, ecc..

  • methodology/metodologie di intervento: progetta e applica strumenti qualitativi e quantitativi (di auto ed eterovalutazione) per la misura di variabili e processi psicosociali e per la valutazione di caratteristiche individuali; progetta, gestisce e coordina ricerche finalizzate ad individuare le criticità legate a cambiamenti sociali e tecnologici nell’attività lavorativa e nei processi organizzativi; fornisce consulenza e collabora con esperti di altra formazione disciplinare (in particolare, dell’area biomedica, politecnica e sociale), coinvolti nei progetti di intervento sulle organizzazioni (ad esempio, nella formazione, nella valutazione della qualità strutturale e funzionale del siste-ma lavorativo, ecc.).

 

Percorso formativo (titoli necessari)

Laurea Magistrale in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi (anche indirizzo internazionale Mundus-Wop_p).

 

Competenze/requisiti necessari

Questa figura professionale possiede conoscenze e competenze psicologiche nelle quattro macro-aree di “lavoro”, “organizzazioni”, “risorse umane” e “metodologia della ricerca e intervento” per svolgere in autonomia professionale azioni di carattere psicosociale finalizzate alla progettazione e gestione di attività:

  • di analisi dei bisogni, di diagnosi e definizione degli obiettivi,

  • assessment di individui e gruppi,

  • sviluppo di servizi e prodotti,

  • intervento psicologico e psicosociale,

  • formazione e sviluppo di carriera,

  • valutazione e ricerca quantitativa e qualitativa, riferite ai principali parametri (qualità, benessere, sicurezza lavorativa e prevenzione, efficienza ed efficacia) di funzionamento di persone, gruppi, organizzazioni e istituzioni pubbliche e private.

 

Situazione di lavoro

Esercita la professione come dipendente o libero professionista presso strutture pubbliche e private.

 

Tendenze occupazionali

Opera in completa autonomia professionale in differenti contesti operativi:

  • aziende e imprese pubbliche e private nei servizi del personale o Risorse umane, nei Servizi di progettazione, nei Servizi di Protezione e prevenzione, ecc.;

  • aziende che erogano servizi (compresi Ausl, Ospedali, Istituzioni scolastiche, Sistema di formazione professionale, Servizi per il lavoro, pubblici e privati, Amministrazioni pubbliche, ecc.);

  • società di consulenza che offrono servizi di selezione, inserimento lavorativo, formazione, assistenza allo sviluppo delle risorse umane, orientamento professionale, outplacement, analisi organizzativa, progettazione ergonomica, sicurezza lavorativa e prevenzione, attività di marketing, comunicazione e pubblicità, ecc.;

  • associazioni di volontariato e cooperative sociali.

 

 

5. Psicologo scolastico e di comunità

Descrizione (in cosa consiste il lavoro)

Funzioni:

  • Realizza attività di formazione e di consulenza per il personale scolastico, educativo e per le famiglie, in modalità sia collegiale sia individuale;

  • cura attività di orientamento per singoli studenti e famiglie in ambito scolastico, in stretto rapporto con la realtà sociale, culturale e produttiva del territorio;

  • propone, progetta, realizza, valuta interventi di prevenzione del disagio e del rischio, di educazione e promozione della salute nei diversi contesti di comunità (quartieri, scuole, asso-ciazioni di volontariato, associazioni sportive);

  • organizza e gestisce percorsi di potenziamento cognitivo nei casi di insuccesso scolastico;

  • organizza e gestisce percorsi di formazioni per gli adulti;

  • utilizza metodologie per dare sostegno e favorire l’acquisizione di competenze a persone e gruppi in momenti critici e transizioni psicosociali;

  • utilizza strategie e tecniche di mediazione per favorire i percorsi di inclusione nei contesti socio-educativi e nel territprio;

  • utilizza strategie e tecniche di mediazione di conflitti fra individui e gruppi nei diversi contesti della comunità;

  • utilizza metodologie e tecniche per la diagnosi di comunità locali e scolastiche finalizzate a promuovere la qualità del loro funzionamento.

 

Percorso formativo (titoli necessari)

Laurea Magistrale in Psicologia scolastica e di comunità.

 

Competenze/requisiti necessari

Questa figura professionale possiede conoscenze e competenze psicologiche nelle due macro-aree concernenti: le organizzazioni scolastiche ed educative; le comunità (sia territoriali sia di accoglienza e di recupero), per svolgere in autonomia professionale azioni finalizzate alla progettazione, gestione e valutazione di:

  • interventi su individui e di gruppi di utenti, fondati sull’utilizzo di strumenti adeguati (osservazione; strumenti di misura standardizzati);

  • interventi per promuovere la qualità della vita, l’efficacia e l’efficienza di gruppi e organizzazioni presenti nella comunità;

  • interventi di prevenzione di condotte sociali a rischio;

  • interventi riguardanti la formazione continua di insegnanti ed altre figure che erogano servizi alla comunità e alla persona.

 

Situazione di lavoro

Esercita la professione come dipendente di enti pubblici, e privati e in condizione di libera professione.

 

Tendenze occupazionali

Opera in differenti contesti e comunità:

  1. in scuole appartenenti ai diversi ordini e gradi del sistema scolastico e di istruzion

  2. in enti che erogano servizi alle comunità ed alle persone (A.S.L, enti locali, enti di formazione, cooperative di servizi socio-educativi, cooperative di servizi sociali, ONG);

  3. in comunità socio-educative di accoglienza e di recupero.

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